È innegabile che il pareggio di ieri per il Perugia sia stata un’occasione persa. Vincere avrebbe consentito, infatti, di mettere una seria ipoteca sul piazzamento minimo per accedere alla kermesse finale dei play off. Il tecnico Cangelosi, nel dopo gara, ha sottolineato come i suoi, schierati nel primo tempo con quel 3-5-2 che aveva garantito maggiori certezze, abbiano finito per giocare troppo “lunghi”, protesi alla ricerca del vantaggio, ma, di fatto, rendendo difficile il dialogo tra i reparti in particolare, il compito di chi deve impostare l’azione (Joselito) e facilitando l’organizzazione di gioco degli avversari. Molto meglio nella ripresa, in cui i Grifoni, disposti con quel 4-3-3 che ad Arezzo non aveva funzionato, con l’ingresso di gente come Matos, Seghetti e, soprattutto, con Montevago, (autore di una doppietta che lo porta a quota undici), sono, comunque, riusciti ad ottenere un punto che li tiene a galla e ad avvicinarsi a quell’idea di calcio congeniale a Mister Cangelosi. Cos’è che non è funzionato? Il sospetto è che la sconfitta nel derby di Arezzo abbia un po’ annacquato quella verve che lo slancio di vittorie e risultati utili consecutivi sotto la cura del tecnico palermitano aveva apportato. Si sapeva che il Sestri Levante, pur non essendo un rullo compressore e considerando la situazione di classifica, sarebbe venuto a giocarsela a viso aperto; in fondo, seppur sotto una gestione tecnica diversa, anche all’andata non fu semplice. Ma la squadra ha avuto un approccio un po’ molle, quasi un senso di appagamento che, sicuramente, stride con quella mentalità che in questa categoria, in cui ogni match riserva delle insidie, occorrerebbe possedere. In questo ci sentiamo di condividere la riflessione del tecnico nel dopo gara che, giustamente, ha sottolineato come certi aspetti caratteriali e determinati sincronismi vanno predisposti nella preparazione estiva e, sebbene nella ripresa, l’atteggiamento sia piaciuto ed abbia prodotto qualcosa, è chiaro, non si possono pretendere miracoli nel volgere di così poco tempo. Ora i Biancorossi, a un punto da quell’undicesimo posto che, grazie alla vittoria del Rimini in Coppa Italia, varrebbe l’accesso agli spareggi, faranno bene a focalizzare la propria attenzione alle ultime due gare rimaste. Vincere a Campobasso, cosa tutt’altro che facile visto il pedigree in trasferta e battere il Pontedera l’ultima in casa, data la concorrenza, potrebbe non bastare, ma occorrerà provarci. Perché, al di là di una salvezza raggiunta, e non era scontato, che garantisca la possibilità di poter proseguire il progetto, è giusto che ci si provi fino in fondo. Poi sarà futuro, con un punto fermo, un Diretto sportivo ed un allenatore che sono già al lavoro per costruire il Perugia che verrà.
Per Perugia2005News Alessio Torzuoli